Al giorno d’oggi è possibile detrarre parte delle spese notarili per quanto riguarda l’acquisto della prima casa.
Scopriamo insieme tutte le mosse vincenti che permettono di godere di un notevole risparmio in questo settore.
Le spese notarili da portare in detrazione
Nel 730 del 2020 è possibile scaricare tutte le spese notarili collegate all’acquisto della prima casa, dove si avrà la propria residenza.
Nello specifico è possibile detrarre le spese con un tetto massimo fissato a un massimo di 4 mila euro, che prevede un rimborso sull’Irpef.
Tutte queste detrazioni non sono previste e non vengono concesse invece se si sceglie di acquistare la seconda casa.
In linea di massima le spese notarili possono essere detratte fino al 19%.
La detrazione avviene al momento della Dichiarazione dei Redditi annuale dopo l’acquisto della prima casa, comprese quelle corrisposte al notaio al momento della registrazione dell’immobile nel Registro Immobiliare.
Quali altre spese si possono detrarre?
Nel 730 è possibile indicare tutte le spese sulle quali indicare le detrazioni relative all’acquisto della prima casa.
Tra queste troviamo:
- Mutui ipotecari stipulati prima del 1993 che non sono utilizzati come prima abitazione;
- Mutui ipotecari stipulati sulla prima abitazione accesi per procedere all’acquisto dell’abitazione principale;
- Mutui di ogni tipo di contratto aperto nel 1997 che abbiano visto la presenza di diversi interventi come restaurazione, manutenzione e ristrutturazione su ogni tipo di edificio;
- Prestiti e mutui agrari
- Mutui ipotecari accesi prima del 1998 che hanno preso in esame la di unità immobiliare costruzione e la ristrutturazione di unità da trasformare in abitazione principale.
Altri oneri accessori che sono detraibili al momento dell’acquisto della prima casa
La compilazione del modello 730 per la detrazione degli oneri accessori al momento dell’acquisto della prima casa prevede che si possano compilare i codici 8,9,10, 11 e i righi dall’E8 fino all’E10 per indicare gli oneri accessori sui quali si può calcolare la detrazione e le spese necessarie per il contratto di mutuo.
Nello specifico gli oneri accessori che si possono portare in detrazione sono:
- Gli importi delle somme corrisposte a causa di variazioni del cambio per i mutui che sono stati stipulati in un’altra valuta.
- Commissione che spetta agli istituti per l’intermediazione
- Oneri fiscali tra i quali sono comprese le imposte per l’iscrizione o cancellazione dell’ipoteca, o imposta sostitutiva del capitale in prestito.
- Provvigione per scarto rateizzato
- Spese notarili, di perizia tecnica e di istruttoria
- Penalità anticipate per estinguere il mutuo
Per spese accessorie notarili sono incluse quelle per l’onorario del notaio, per stipulare il contratto di mutuo in banca, le spese che sono state sostenute dal notaio per il cliente, l’iscrizione e infine la cancellazione dell’eventuale ipoteca.
Come abitazione principale, per la quale si possono portare le spese in detrazione, s’intende che il contribuente dimori abitualmente nella dimora. Oppure che vi dimori in modo abituale un suo familiare di primo grado, e il richiedente la detrazione colui che paga il mutuo.